Biblia hebraica. Dalla Anversa di Filippo II alla Roma del ghetto. La traduzione cinquecentesca del Tanach di Benito Arias Montano conservata presso la biblioteca della Comunità Ebraica di Roma e il suo recente restauro

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Location: Instituto Cervantes, Sala Dalì, Piazza Navona 91

L’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma “Giancarlo Spizzichino” ha recentemente restaurato, anche con il contributo della University of Notre Dame (Rome Global Gateway e Center for Italian Studies), un volume della Biblia Hebraica edita a cura di Benito Arias Montano: il volume, pubblicato ad Anversa nel 1571, contiene il testo del Tanach (canone biblico ebraico dal Libro della Genesi a quello del profeta Malachia) in traduzione interlineare dall’ebraico al latino, con note.

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All’umanista Benito Arias Montano, nato a Fregenal de la Sierra intorno al 1527 e deceduto a Siviglia il 6 luglio 1598, Filippo II di Spagna affidò non soltanto l'edizione della Bibbia poliglotta di Anversa, intrapresa e condotta a termine in meno di un quinquennio (1569-1573), ma anche la fondazione della Biblioteca dell’Escorial. La possibilità che fosse di origine ebraica, o addirittura egli stesso giudaizzante, è ancora oggetto di dibattito, pur mancando prove definitive sulla questione.


Il volume che viene presentato presso la Sala Dalí dell’Instituto Cervantes di Roma, oggetto appunto di un restauro recente, scampò probabilmente proprio per le cattive condizioni in cui si trovava alla razzia dei libri della Comunità ebraica perpetrata dai nazisti tra l’ottobre e il dicembre 1943.

 

Intervengono:

Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma

Ingrid Rowland, School of Architecture of the University of Notre Dame

Tracy Bergstrom, Directore of Specialized Collection Services Program of the Univeristy of Notre Dame